Uno sguardo sulle mie letture

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giovedì

La passione secondo Thérèse, di Daniel Pennac


Non avevo letto nulla della saga della famiglia Malaussène ed iniziare dal penultimo capitolo, La passione secondo Therese, è stato…azzardato. Ma adesso Daniel Pennac mi ha fatto scoprire un mondo difficile da abbandonare, un colorato microcosmo che vive in una ferramenta parigina, che trova il suo centro gravitazionale nella flessuosa e incontenibile famiglia Malaussen. Da questa famiglia a nucleo allargato, impreziosita da razze e religioni, da colori e spezie, si erge Thérèse, la “spiritista in vetro di Murano”, la fredda e spigolosa Thérèse, che è innamorata e vuole sposarsi, la laconica profetessa che stavolta è incapace di predire il proprio futuro perchè
“L'amore rende ciechi, Benjamin, l'amore deve rendere ciechi! Ha la propria luce. Abbagliante”…”L'amore non si predice, si costruisce”
C’è una trama coinvolgente, animata da personaggi atipici, un racconto in continua tensione che non perde di credibilità malgrado le evoluzioni talvolta improbabili della vicenda, incroci surreali ma allo stesso tempo “le solite cose insomma”, perché questo sembra essere ciò che accade nel quotidiano al capro espiatorio Benjamin  Malaussène.
Divertente ma anche feroce nell’attaccare e dissacrare una certa classe dirigente dalla parvenza irreprensibile ma che nasconde le più atroci nefandezze (in questo i nostri politici sono avanti, non perdono tempo nel salvaguardare le apparenze). Ed eccomi oggi gioiosamente costretto ad aggiungere alla mia whish list, stavolta in rigoroso ordine di pubblicazione, Il paradiso degli orchi, La fata carabina, La prosivendola, Signor Malaussène, e lasciare alla fine l’ultimo capitolo del ciclo di Malaussène: Ultime notizie dalla famiglia.


Titolo originale: La passion selon Thérèse
Traduzione di Yasmina Melaouah
Pag. 172, Lire 24.000 - Edizioni Feltrinelli (I Canguri)
ISBN 88-07-70105-7

Il bignamino: Bisognerebbe vivere a posteriori. Decidiamo tutto troppo presto.
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