Uno sguardo sulle mie letture

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mercoledì

Skellig, di David Almond


Leggetelo, ed una volta letto fatelo leggere ai vostri figli, ai vostri nipoti, a tutti i ragazzi che vi stanno a cuore. Si tratta di un libro scritto con raro senso della meraviglia, così intimo che la sua dimensione ideale è quella della lettura solitaria e silenziosa, nel rispetto delle storie discrete ed impalpabili che vi sono descritte.
Michael è un ragazzo qualunque, va a scuola, gioca a calcio, ha molti amici. E’ nella nuova casa in cui si è trasferita la propria famiglia che la sua vita diventa straordinaria. Lì Michael si sente più solo che mai, con genitori cari ma assenti perché troppo presi dall'angoscia per una bimba appena nata che si teme non possa sopravvivere ad una malformazione al cuore.
Ed in questo stato di tristezza ed abbandono, paura e afflizione Micheal entra nel pericolante garage della nuova casa e vi trova Skellig, una strana creatura denutrita , scorbutica, malata. Una creatura da, aiutare, forse salvare, Non potendo infatti agire sugli altri aspetti angosciosi della sua esistenza Micheal trasferisce sullo strano personaggio la propria voglia di contribuire a migliorare la situazione, e si oppone con ostinazione al suo evidente volersi lasciare andare.

Pur intriso di speranza e trascendenza il libro non nega la pesantezza della vita, dando una bella descrizione dell’esistenza in cui la virtù e il valore non ci sono dati, ma emergono con fatica.
Uno dei migliori esempi di quello che può essere la letteratura per l'infanzia.

«Anche William Blake sveniva ogni tanto. Diceva che l' anima è in grado di saltare fuori dal corpo per un po' e poi saltarci dentro di nuovo. Diceva che le cause potevano essere forte paura o enorme dolore. A volte poteva essere per troppa gioia. E’ possibile essere sopraffatti dalla presenza di tanta bellezza nel mondo».

Il Bignamino: E' un uomo-gufo, no è un angelo, non lo so ma e' magnifico

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SCHEDA DEL LIBRO
Titolo: Skellig
Autore: David Almond
Editore: Salani
Pagine: 151