Uno sguardo sulle mie letture

Uno sguardo sulle mie letture

venerdì

Survivor, di Chuck Palahniuk

E’ da quando ho visto fight club che mi propongo di leggere un libro di Palahniuk, finalmente ci sono riuscito e le mie aspettative non sono state deluse.

Demoni o angeli o spiriti del male, ho solo bisogno che qualcosa si mostri. Vampiri o fantasmi o bestie dalle gambe lunghe, voglio solo che mi si prenda per mano
parte da questa necessità la meteora del messia mediatico 33enne Tender Branson, che solitario in un Boeing 747 con autopilota viaggia a 39,000 piedi e lascia alla scatola nera la sua confessione; parte a ritroso dal capitolo 47 fino al ground zero dell’ultima pagina, alla ricerca di qualcosa che abbia compromesso il proprio destino, nella difficoltosa conquista di un’autonomia d’agire.
In bilico tra l’orrore del presente e la paura dell’incognito, eccovi servita una satira nera sulla cultura della celebrità istantanea del mondo moderno, contorta e comicamente maniacale, uno scorcio allarmante sull’america delle aspettative oltraggiose, dell’idolatria servile, del consumismo fanatico e della banalità che inebetisce.
Se per qualcuno l’apocalisse si sta avvicinando lentamente, per Palahniuk è già arrivata e vive nei pensieri neanche troppo velati di una moltitudine di persone che ci circondano. Un fantasy, che sempre più spesso diventa cronaca nera nei notiziari televisivi.