Che
bel libro, dove la paura e la speranza sono le protagoniste di un mondo che si
fa a pezzi, dove la nazionalità dei protagonisti è vittima in modi opposti; un
mondo votato al massacro dove però qualche cuore riesce a battere, dove qualche
mente non smette di ragionare, dove alcune coincidenze fanno tornare la pace
nell’animo ferito. Una storia di sconfitti e della voglia di non voler essere
passivi di fronte a quello che appare inevitabile.
In
questo scenario due protagonisti, Laure e Werner, i cui destini di si
incrociano a lungo, un incontro preparato ad arte dall’autore che alterna
capitoli in cui vengono narrate le vite parallele dei due giovani. Tanto è
luminosa e’ la cieca Marie-laure quanto triste e combattuto è il brillante Werner,
in perenne bilico fra senso del dovere e l’impotenza di sentirsi granellino di
sabbia in un gigantesco meccanismo di brutalità. La piccola Marie-Laure invece,
anche se non vede da quando aveva sei anni «nel suo buio riesce a vedere una
luce tutta sua», perché capisce che la vita è bella e vale sempre la pena
viverla, nonostante tutto, nonostante il buio che, a tratti, ci avvolge
impedendoci di vedere il resto. Quello che li/ci salva dal male è
l’imprevedibile slancio verso ciò che è buono e bello, un anelito insito nella
parte più vera, spontanea e profonda della natura umana. Intorno a questi due
giovani una bella galleria dei personaggi: il pittoresco zio Etienne e la temeraria partigiana Madame Manec,
l’indomito sognatore Frederick, l’affettuosa Frau Elena e la sorella Jutta,
cosi matura a dispetto della sua eta.
Una
storia particolarmente poetica ed emozionante, oscurità e luce, la vita e la
morte, l’ assurdo di una guerra e l’ innocenza di chi deve combatterla a 16
anni insieme al coraggio di che cerca di sopravvivere.
Un
libro dedicato a tutti coloro che naturalmente credono, e coloro che si
sforzano di credere, che anche nelle più grandi pazzie del mondo possa esserci
una trama, non (o non sempre) una giustificazione, un motivo, un lieto fine….ma
una trama che ci protegge dal vivere una vita senza senso. Per ogni effetto una
causa, per ogni frangente una soluzione….. ad ogni serratura la sua chiave…e
siamo tutti connessi all’umanita in modi a noi sconosciuti in un domino di
causa ed effetto.
La citazione:
Werner dice:
“Sei molto coraggiosa”.
Lei abbassa il secchio. “Come ti chiami?”
Glielo dice; lei risponde: “Quando ho perso la vista, Werner, mi hanno detto che ero coraggiosa. Quando se n’è andato mio padre, mi hanno detto che ero coraggiosa. Ma il mio non è coraggio; non ho scelta. Mi sveglio e vivo la mia vita. Tu non fai lo stesso?”
Lei abbassa il secchio. “Come ti chiami?”
Glielo dice; lei risponde: “Quando ho perso la vista, Werner, mi hanno detto che ero coraggiosa. Quando se n’è andato mio padre, mi hanno detto che ero coraggiosa. Ma il mio non è coraggio; non ho scelta. Mi sveglio e vivo la mia vita. Tu non fai lo stesso?”